Quando, venerdì 10 ottobre 2025, la Sala Operativa del CCV Milano ha dato inizio alla simulazione con l’attivazione della pre-allerta regionale, è scattato ufficialmente il MAST 2025 (Metropolitan Area Safety Test): una maxi-esercitazione che per tre giorni ha coinvolto l’intero sistema di Protezione Civile della Città Metropolitana di Milano.
Oltre 1.300 volontari sono stati mobilitati appartenenti a 98 ETS della Città Metropolitana di Milano in 19 scenari operativi, distribuiti sul territorio, per testare procedure, mezzi e capacità di coordinamento in contesti di emergenza reale.

Ma dietro l’organizzazione visibile, c’è una rete invisibile che tiene tutto insieme: le telecomunicazioni. Ed è proprio qui che gli operatori di ARI-RE Lombardia ODV hanno dato prova di professionalità e dedizione, con 38 radioamatori impegnati “in ombra” su tutti i campi e nelle cinque sale radio operative.
Il tessuto organizzativo e la rete dei campi base
Fin dalle prime ore, la simulazione ha messo in campo scenari realistici: forti piogge, criticità idrogeologiche, alberi caduti, persone disperse.
Sono stati allestiti quattro campi base operativi, dove in ognuno è stata allestita una stazione radio ARI RE e una dei CCV di Milano – Paderno Dugnano, Vernate, Castano Primo e Cassina de’ Pecchi – più la Sala Operativa centrale all’Idroscalo di Milano, cuore del coordinamento.





Ogni campo base ha diretto più scenari locali, gestendo volontari di diverse specialità: idrogeologico, taglio ed esbosco, ricerca scomparsi, logistica, sanitaria e, naturalmente, telecomunicazioni.
Le comunicazioni: l’anima invisibile dell’esercitazione
Se i volontari erano l’artiglieria sul campo, le reti radio erano il sistema nervoso che teneva viva l’intera operazione.
In ciascun campo base erano presenti due operatori TLC del CCV e due operatori ARI-RE, con il compito di ricevere, registrare e ritrasmettere ogni comunicazione utile: presenze, criticità, necessità logistiche, aggiornamenti di stato. Venerdì sera come arrivata la PEC dell’attivazione i nostri capo maglia ARI RE si sono dopo poco recati sulle postazione assegnate per allestire e installare le antenne e organizzare le stazione radio. Ogni capo maglia del campo base ha preparato la maglia in analogico e una in digitale , sono state impegnate in totale fra le 5 stazioni radio base e gli operatori ARI RE base10 diverse frequenze radio in analogico FM e il TG ARI con 9 ripetitori DMR
Nel solo sabato 11 ottobre sono stati gestiti oltre 1.260 passaggi radio (di cui 380 in digitale) fra le due reti – analogica e digitale – garantendo la piena ridondanza.










Le comunicazioni dagli scenari raggiungevano i campi base tramite le nostre maglie radio analogiche o digitali, a seconda della copertura locale.
Da qui, le informazioni venivano inoltrate alla base centrale Idroscalo dei CCV sulla rete radio regionale dai colleghi TLC dei CCV e, in parallelo, replicate sulla rete DMR TG ARI per il back-up.
Questo sistema multistrato ha garantito flussi costanti anche in presenza di disturbi o mancanza di segnale.




Scenari e operatori ARI-RE Lombardia ODV
L’alba del sabato ha visto la partenza delle squadre dai quattro campi base verso i rispettivi scenari.
Gli operatori radio, “ombra” dei capi campo, hanno garantito un collegamento costante con il proprio campo base, che a sua volta comunicava con la stazione radio della Sala Operativa MAST 25 all’Idroscalo di Milano
Campo base e sala radio di Vernate
Capo maglia: Luca IK2IKE e Andrea IU2IIH.
Negli scenari idrogeologici a Lacchiarella era presente Gianpaolo IU2SMH, mentre a Cusago, dove si è simulata la costruzione di un bypass idraulico con motopompe, ha operato Stefano IW2DFH.
A Locate Triulzi era impegnato Andrea IU2IFA, uomo ombra degli ETS attivi nel taglio e nell’esbosco di una zona boschiva, mentre a Pieve Emanuele alle comunicazioni ha provveduto Marco IU2SKW.
Campo base di Paderno Dugnano
In sala radio, come capo maglia, hanno operato Giordano IW2CNR e Luigi IK2LOR.
A Cornaredo i volontari hanno messo in sicurezza camminamenti e piante pericolanti con l’assistenza radio di Luciano IZ2VIT.
A Sesto San Giovanni, lungo il Lambro, Angelo IW2HAF ha curato i collegamenti durante la posa delle linee di pompaggio.
A Lainate, nello scenario idrogeologico, era presente Angelo IU2UHB.
Sul Parco delle Groane, per lo scenario di taglio e prevenzione, ha operato Luca IZ2ZOZ.
Nel test comunale di Paderno ha prestato servizio Antonio IU2UFL.
Campo base di Castano Primo
Nella sala radio hanno operato i nostri due nuovi capi maglia radio, Stefano IK2BSJ e Alberto IK2GAO.
A Turbigo, nello scenario idrogeologico con collegamenti difficili ma ottimamente riusciti, hanno operato Mauro IW2KVT e Andrea IU2PBQ.
A Vanzaghello, sullo scenario di taglio e rimozione piante cadute, era presente Gianvito IZ2FEB.
A Busto Garolfo, dove è stato attivato il modulo AIB con supporto dell’elicottero, ha operato Roberto IU2OMG.
Nel test comunale di Canegrate ha operato Fabio IK2EAE.
Campo base di Cassina de’ Pecchi
La sala radio è stata presidiata da Livio IW2EFJ e Stefano IZ2LSJ.
Nel test comunale al municipio di Trezzo sull’Adda era impegnato Stefano IZ2WTZ, mentre nello scenario più impegnativo dal punto di vista dei collegamenti dalla diga di Trezzo sull’Adda hanno operato Stefano IU2EUI e Roberto IK2YYC.
Nello scenario di ricerca persone scomparse ha operato Antonio IZ2AVD.
A San Donato Milanese, nello scenario idrogeologico, era operativo Giovanni IZ2KOW, mentre nell’altro scenario idro di Cernusco sul Naviglio era presente Francesco IZ2HVL.
Doppio impegno per Massimiliano IU2UEJ, che ha operato per tutta la giornata di sabato a Carugate con gli ETS nello scenario di taglio e sezionamento alberi, e in serata ha partecipato all’unico scenario notturno di ricerca persone scomparse all’Ospitale Serbelloni di Gorgonzola, insieme alle numerose squadre cinofile e a piedi.
Sala radio ARI-RE presso la Sala Operativa CCV di Milano
La stazione è stata attivata dai colleghi Fabio IU2ACH e Maurizio IK2ILW, con i colleghi dei CCV Milano Dario e Paolo, e con Marco e Diego della TLC del CCPVC di Milano, che hanno operato sulla rete radio regionale.
L’ingegno e la passione dei Radioamatori: sempre “farsi sentire e sentire”
La riuscita delle telecomunicazioni non è solo organizzazione: è esperienza, passione e capacità di adattamento.
In scenari difficili come Trezzo sull’Adda, dove né la rete telefonica né quella regionale erano raggiungibili, i nostri radioamatori hanno trovato soluzioni creative: come a Turbigo, dove un trasponder è stato posizionato a due chilometri di distanza per ristabilire il collegamento.
La conoscenza delle coperture radio del territorio, l’abilità nel posizionare antenne e l’uso della vasta rete di ripetitori ARI e ARI-RE – oltre 40 solo in Lombardia dei 180 i ponti nei vari modi di emissione presenti in Lombardia e autorizzati dal Mimit– hanno garantito continuità e affidabilità durante l’intera esercitazione.
Un ringraziamento particolare va ai nuovi Capo Maglia Radio, che hanno diretto con competenza le stazioni operative, e ai nuovi operatori presenti sugli scenari.
La squadra ARI-RE Milano, con 62 soci attivi (un terzo della forza regionale), si conferma solida, in crescita e ben preparata.
Grazie a tutti per aver dimostrato che anche nelle condizioni più difficili i radioamatori sanno sempre “farsi sentire e sentire”.


Oggi domenica all’idroscalo cerimonia di chiusura con la consegna degli attestati di partecipazione ai 98 ETS consegnati dai numerosi Sindaci degli scenari dove hanno operato i tanti volontari.


Bilancio e riflessioni
MAST 2025 ha dimostrato quanto sia essenziale l’integrazione fra uomini, mezzi e comunicazioni.
Le 1.360 chiamate radio registrate non sono solo numeri: rappresentano la trama invisibile che ha unito 1.300 volontari, 98 ETS attivati, 20 Comuni, 5 campi base e una sola grande squadra.
Per la Città Metropolitana di Milano, per il CCV Milano e per tutti gli ETS coinvolti, questa esercitazione è la conferma che il sistema funziona: dalla gestione operativa alla logistica, fino alla cambusa, con la sua ormai nota “cucina stellata”, sempre impeccabile!
Per noi di ARI-RE Lombardia ODV è un orgoglio sapere che la radio, con umiltà e passione, rimane il cuore pulsante della Protezione Civile.
Sempre più gruppi comunali (solo ieri tre) ed ETS ci chiedono di organizzare per loro corsi come quelli che da tempo proponiamo ai volontari di alcuni gruppi e associazioni di P.C.: un segno tangibile di fiducia e di attenzione verso il mondo delle telecomunicazioni di emergenza.
Uno dei nostri obiettivi principali è proprio divulgare l’uso consapevole della radio, a prescindere dal tipo di apparato – radioamatoriale, PMR o professionale – perché la radio non scotta in mano, e queste occasioni aiutano molti a comprendere quanto sia importante comunicare via radio e non affidarsi solo ai telefoni cellulari, soprattutto quando l’emergenza rende indispensabili mezzi di comunicazione autonomi e affidabili.






