Un test di radiocomunicazioni d’emergenza in collaborazione con Enel, Italgen e ARI-RE Lombardia ODV. Collegamenti VHF, HF e trasponder tra centrali, COM e Prefettura, anche in condizioni meteorologiche avverse.
Sabato 5 luglio 2025, la provincia di Bergamo è diventata teatro di una delle più articolate esercitazioni radio di emergenza condotte in ambito ARI-RE. Su attivazione diretta della Prefettura di Bergamo – Area V Protezione Civile, è stata simulata una condizione di interruzione dei canali di comunicazione convenzionali (telefonia e internet), coinvolgendo 13 centrali idroelettriche delle società ENEL Produzione, ENEL Green Power e Italgen, distribuite nei territori delle valli Taleggio, Brembana, Seriana e di Scalve.
Il presidio mobile della comunicazione d’emergenza
Se la Rete Zamberletti è un pilastro delle telecomunicazioni alternative in Italia, le postazioni mobili C.R.M.O. ne rappresentano oggi la spina dorsale operativa. Questo articolo accende i riflettori su un sistema in continua evoluzione, dove tecnologia e impegno volontario si fondono in una rete nazionale capace di intervenire “sempre, ovunque e comunque”.
Sulla Rete Zamberletti, nel corso degli anni, Radio Rivista e altri media, hanno già dato ampia documentazione, ripercorrendone nascita, evoluzione e ruolo strategico nel sistema di Protezione Civile. In questa occasione, vogliamo porre l’attenzione su un elemento diventato importante nelle esercitazioni coordinate con le Prefetture: le C.R.M.O. – Centri Radio Mobili Operativi.
Si tratta di vere e proprie postazioni mobili autonome, allestite su mezzi attrezzati con sistemi radio multibanda, antenne ad apertura rapida e alimentazione indipendente. Le C.R.M.O. sono pensate per operare in emergenza, quando le infrastrutture fisse risultano danneggiate o non disponibili, assicurando la continuità delle comunicazioni istituzionali attraverso collegamenti HF, VHF e UHF ridondanti.
C.R.M.O. presso Il centro Nazionale Formazione della C.R.I. a Bresso (MI)C.R.M.O. a Bormio (SO)
Nel contesto delle esercitazioni “Zamberletti”, i C.R.M.O. vengono attivati e dislocati all’interno del territorio delle Prefetture coinvolte, in luoghi individuati come sensibili dal punto di vista logistico e operativo: ospedali, aeroporti, aree esondabili, centri di coordinamento o zone densamente abitate. Se, per esempio, vengono coinvolte 50 Prefetture, alcuni territori saranno coperti da una postazione operativa, garantendo una rete radio mobile diffusa, tempestiva e affidabile
Negli ultimi mesi, alcune esercitazioni hanno evidenziato il ruolo strategico dei C.R.M.O. in contesti altamente significativi. A Bresso, alle porte di Milano, la rete è stata attivata presso il Centro Nazionale di Formazione della Croce Rossa Italiana. A Bormio, in Valtellina, sono state testate le comunicazioni in vista delle prossime Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. A Travacò Siccomario, comune frequentemente colpito da alluvioni alla confluenza tra il Ticino e il Po, le attività hanno messo in evidenza l’importanza della tempestività e della resilienza del sistema radio. In Alto Adige, il C.R.M.O. ha operato nell’area di Brunico a supporto delle attività della Prefettura di Bolzano, mentre nel Lazio è stata attivata una postazione operativa in Ciociaria, nel territorio di Guercino, a coordinamento della vasta area di Roma e provincia. A Bergamo presso l’ospedale da campo dell’ANA a Orio al Serio, a Catania con il C.R.M.O. a Caltagirone, a Como con C.R.M.O. a Olgiate Olona ed altre.
Rosy IU2GHS: C.M.R.O. presso la tenda dell’Ospedale da campo ANA a Orio al Serio
La cosiddetta “task force Zamberletti” è una realtà consolidata, composta da radioamatori delle Sezioni ARI e volontari ARI-RE, formati e coordinati per rispondere a qualsiasi scenario. Un gruppo coeso, professionale, capace di collaborare con le istituzioni in modo discreto ma efficiente. In oltre quarant’anni di attività, questa squadra ha contribuito concretamente a rendere la Rete Zamberletti un riferimento nel campo delle radiocomunicazioni d’emergenza a livello nazionale.
C.R.M.O. a Travacò Siccomario (PV)C.R.M.O. a Olgiate Comasco (CO)
L’organizzazione delle esercitazioni inizia già al termine della prova precedente. Il coordinamento tecnico della Rete Zamberletti è affidato a Giannino Romeo, I2RGV, tra gli ideatori del progetto fin dalle sue origini. Giannino è stato formalmente riconosciuto anche a livello istituzionale: il suo nome compare infatti nella Gazzetta Ufficiale tra i responsabili designati per le attività di radiocomunicazione alternative di emergenza, a conferma del ruolo strategico da lui ricoperto sia nella fase progettuale che nello sviluppo operativo della rete. figura storica e instancabile, che con il supporto di altri colleghi redige l’elenco delle Prefetture da attivare e coordina i contatti con Marina Militare, Comandi dei Vigili del Fuoco, Dipartimento della Protezione Civile, Presidenza ARI e, in alcuni casi, anche con la Repubblica di San Marino. Il Ministero dell’Interno invia le comunicazioni ufficiali agli enti coinvolti, dando il via alla prova che si svolge in HF, sia in fonia che in digitale (PSK31), secondo un modello operativo rodato ed efficace. Nelle prime 72 ore da un evento reale, le Prefetture rappresentano il primo nodo attivo della rete emergenziale. In seguito, è la funzionalità dei Centri Operativi Misti (COM) a fare la differenza sul territorio. Purtroppo, ad oggi, solo una parte delle Prefetture italiane dispongono dei COM realmente attivi e attrezzati con postazioni radio.
Dal lontano 1985, quando la “Rete di Radiocomunicazioni Alternative di Emergenza” prese forma con il decreto Zamberletti-Gomez — e, dal 2023, ufficialmente denominata “Rete Zamberletti” — fino a giugno 2025, sono state svolte 489 esercitazioni mensili. Un numero che testimonia la continuità, la costanza e la professionalità con cui migliaia di radioamatori dell’ARI e dell’ARI-RE hanno contribuito, volontariamente, a costruire e mantenere una delle reti radio di emergenza più stabili e capillari d’Europa. Oggi, grazie anche all’impiego dei C.R.M.O., la Rete Zamberletti continua a dimostrare la sua attualità, la sua efficacia e – soprattutto – il valore umano e tecnico di chi la fa vivere, ogni giorno, in silenzio e con passione.
Prova operativa HF con C.R.M.O. e radio storica: efficacia e passione nel cuore del basso pavese
Travacò Siccomario (PV) – Nella serata di giovedi 26.06.2025 alcuni operatori ARI-RE Lombardia ODV della Bassa Pavese hanno preso parte alla 489ª prova di sintonia HF della rete “Zamberletti”, allestendo una postazione radio (C.R.M.O.) proprio davanti al Municipio del Comune di Travacò Siccomario.
L’intervento si inserisce nel quadro delle periodiche esercitazioni coordinate a livello nazionale dal Dipartimento della Protezione Civile, Ministero Interni rete Prefetture, Marina militare, VVF,con l’obiettivo di testare l’efficienza del sistema radio in condizioni simulate di emergenza, quando le normali infrastrutture di comunicazione risultano indisponibili o compromesse.
Una postazione essenziale ma completa
Per la prova sono bastati pochi minuti di preparazione: un dipolo a V invertita per i 40 metri, una Kenwood TS-140 – gloriosa radio che ancora oggi si dimostra più che affidabile – e una postazione alimentata anche autonomamente. Elementi semplici ma strategici, che hanno consentito di stabilire ottimi collegamenti radio in fonia, con segnalazioni nitide e conferme da più punti del territorio nazionale.
Un esempio concreto di come sia possibile garantire, in tempi ridottissimi, la copertura radio necessaria a supportare le comunicazioni istituzionali in caso di evento reale.
Il ruolo chiave delle C.R.M.O. nella rete Zamberletti
L’attività di Travacò si inserisce nel quadro operativo delle C.R.M.O. – Colonne Radiomobili Operative, assetti fondamentali della rete Zamberletti. Si tratta di vere e proprie postazioni mobili autonome, allestite su mezzi appositamente attrezzati con:
sistemi radio multibanda (HF, VHF, UHF);
antenne ad apertura rapida;
alimentazione autonoma e sistemi ridondanti.
Le C.R.M.O. sono pensate per entrare in funzione quando tutto il resto si ferma. In caso di disastro, alluvione, blackout o terremoto, la loro presenza sul campo consente di ristabilire in tempi brevissimi i collegamenti radio tra Prefetture, Comuni, centri di coordinamento e squadre operative.
Presenti alal esercitazione: : ik2exh tino, iw2dfh Stefano, iu2dyj Gianpaolo, iu2ike Luca, iu2rnt Elia, iu2iih Andrea, iu2ifa Andrea, iu2skw Marco, iu2ucq Sebastiano vice-sindaco di TRAVACO’ SICCOMARIO e il Sindaco Oscar Ragni
Durante le esercitazioni “Zamberletti”, le C.R.M.O. vengono dislocate nei territori delle Prefetture coinvolte, in punti ritenuti critici o strategici, come:
ospedali;
aeroporti;
aree a rischio idraulico;
centri abitati densamente popolati;
centri operativi comunali o intercomunali.
Il tutto grazie alla competenza e disponibilità dei volontari ARI-RE, addestrati specificamente per operare in ogni condizione.
Una prova superata con successo
L’intervento nel basso pavese ha dimostrato come, anche con mezzi essenziali e una radio “vintage”, l’efficacia delle comunicazioni d’emergenza dipenda sempre dall’esperienza e dalla prontezza operativa degli operatori. Un’occasione tecnica, ma anche di visibilità e contatto con la comunità, che ha potuto osservare da vicino una simulazione reale di intervento radio in emergenza.
Uno stralcio (delle oltre 40 prefetture, ,VVF TLC, Nave militare Mombelli) del LOG postazione Travacò S. (PV)
Dal 13 al 18 giugno, presso la Base Scout di Piazzole (Gussago), si è svolto un importante “Campo Nazionale Competenze” organizzato dall’associazione scout AGESCI. Il tema centrale era la formazione nelle tecniche di ricerca e soccorso (SAR), con il coinvolgimento attivo di diverse realtà del volontariato di Protezione Civile: unità cinofile, squadre antincendio, soccorso sanitario e, naturalmente, radiocomunicazioni.
Sabato 14 è stata la giornata dedicata ad ARI-RE, rappresentata da un gruppo affiatato di volontari della sezione di Brescia: Beppe IZ2ABV, Marco IU2SMT, Arturo IU2SOX, Luis IU2SML, Stefano IU2UEI e Osvaldo IZ2UTA. A loro il compito di far vivere ai ragazzi e alle ragazze – una trentina, tra i 14 e i 16 anni, provenienti da diverse regioni – un’esperienza diretta e coinvolgente nel mondo della radio e delle comunicazioni d’emergenza.
Non di sola radio emergenza si occupa ARI-RE Lombardia. A volte capita di essere invitati a un campo scuola della Protezione Civile dove abbiamo la possibilità di far conoscere la nostra attività a ragazzi giovani. In questo caso l’invito proviene dagli amici di VoLoGe (Volontari Logistici Gestionali), che da anni organizzano – oserei dire in maniera eccelsa – campi scuola per ragazzi nell’ambito del progetto “Anch’io sono la Protezione Civile”.
Appuntamento alle ore 8:30 con i due equipaggi e partenza alla volta dei Piani di Lesima (provincia di Pavia), splendido sito in uno dei punti più alti dell’Oltrepò Pavese, grazie al quale possiamo fortunatamente archiviare per qualche ora il caldo torrido di questi giorni.
Sabato 14 giugno 2025, nel comune di Robbio e nei territori limitrofi, in provincia di Pavia, si è svolta l’esercitazione di soccorso “Robbio 25”, organizzata dall’Associazione di Protezione Civile Ali nel Vento.
L’associazione, da sempre attenta all’importanza delle telecomunicazioni (TLC), ha ritenuto fondamentale includere un gruppo specializzato in questo ambito in ciascuna delle proprie attività. Noi di ARI-RE siamo stati coinvolti nella gestione delle comunicazioni tra il campo base e i diversi scenari operativi.
La radio a servizio della Protezione Civile in un territorio fragile ma reattivo
Nei giorni scorsi è stata formalizzata una significativa convenzione tra ARI-RE Lombardia ODV e il Comune di Travacò Siccomario (PV), un passo concreto verso il rafforzamento della collaborazione tra mondo del volontariato radioamatoriale e istituzioni locali impegnate nella Protezione Civile.
Travacò non è un comune qualsiasi: si trova in una posizione particolarmente delicata dal punto di vista idrogeologico, alla confluenza tra due grandi fiumi, il Po e il Ticino, ed è per questo frequentemente soggetto a fenomeni di esondazione e rischio alluvionale. Una condizione che ha spinto l’amministrazione comunale a dotarsi di strumenti e collaborazioni sempre più efficaci in ambito di comunicazioni d’emergenza.
Una giornata a bordo della nave più bella del mondo
Venerdì 13 giugno resterà una data indimenticabile per il gruppo dei “Trenta”, per tutti noi che, grazie all’iniziativa di Giannino Romeo (I2RGV) , abbiamo avuto l’onore e l’emozione di salire a bordo della nave-scuola Amerigo Vespucci, definita a ragione “la nave più bella del mondo”. La Vespucci, tornata a Genova dopo due anni di tour mondiale, è stata accolta con grande entusiasmo dal pubblico e dalle istituzioni. In suo onore è stato allestito il Villaggio Italia, un percorso espositivo dedicato all’eccellenza del nostro Paese.
All’ultimo momento, Giannino ha esteso un invito esclusivo a una trentina tra soci della sezione ARI di Varese e amici e colleghi ARI RE, coordinando con la consueta energia e passione una trasferta da Varese verso Genova. Partiti dalla Prefettura alle ore 8.00, siamo giunti puntuali e carichi di emozione: alle ore 11.00 eravamo pronti per l’imbarco.
“Non chi comincia ma quel che persevera”, scritta in lettere dorate sul ponte dell’Amerigo Vespucci, è il motto della nave e porta con sé un significato profondo, sia simbolico che educativo. Letteralmente: Non conta chi inizia, ma chi sa andare fino in fondo. È un invito a non fermarsi ai buoni propositi o agli slanci iniziali, ma a resistere, impegnarsi con costanza e completare ciò che si è cominciato, soprattutto nei momenti difficili.
Una volta saliti a bordo, la prima azione è stata carica di significato simbolico: abbiamo consegnato per il Comandante Massimiliano Lai ( assentatosi per una visita improvvisa di protocollo governativo) il gagliardetto dell’A.R.I .(Associazione Radioamatori Italiani) e una medaglia donata dal Comune di Varese, a nome di tutta la delegazione.
La consegna del gagliardetto ufficiale dell’ARI e della medaglia del Comune di Varese per il Comandante Lai, in segno di riconoscenza per l’accoglienza riservata al gruppo ARI. L’iniziativa, voluta da Giannino Romeo I2RGV, responsabile della Rete Zamberletti, ha reso possibile questa visita speciale a bordo della Vespucci. Il gagliardetto ARI verrà esposto nella sala radio della nave Amerigo Vespucci..
Un sottufficiale della Marina Militare ci ha accompagnato in un tour completo e appassionante, illustrandoci la storia, le curiosità e i numeri impressionanti di questo magnifico veliero: oltre 36 km di cime, migliaia di metri quadrati di vele, legni pregiati, strumentazione navale storica e moderna, il ponte maestoso e ogni dettaglio che fa della Vespucci un vero gioiello dei mari.
Per noi radioamatori, l’interesse si è naturalmente focalizzato sulla sala radio, i dipoli e i sistemi di comunicazione a bordo, alcuni dei quali sono stati più volte utilizzati per collegamenti in HF durante le prove di sintonia della rete Zamberletti, dedicata alle comunicazioni d’emergenza.
Nella foto a destra l’accordatore automatico per le HF della nave, color ottone/rame, con le tipiche scanalature per dissipare calore, mentre nella foto a sinistra seguendo i cavi che escono dai due ATU, evidenziate in rosso le due antenne filari per le HF
Quella vissuta è stata una giornata ricca di orgoglio, emozione e gratitudine. Ringraziamo di cuore Giannino Romeo, I2RGV, vero motore di questa esperienza irripetibile, che con il suo entusiasmo contagioso ha permesso a un gruppo di appassionati di vivere un momento storico a bordo di un simbolo vivente della nostra Marina e del nostro Paese
Giannino Romeo I2RGV in ..PRUA!
Grazie al Comandante di Vascello Giuseppe Lai, alla Marina Militare per il prezioso supporto alla rete Zamberletti, e al nostro responsabile Giannino Romeo I2RGV, la cui passione e dedizione rendono possibile tutto questo.
Salutare un collega con cui si sono condivise esperienze, fatiche ed emozioni non è mai facile. Salutare un amico è sempre doloroso. Salutare un fratello è straziante. Il 5 giugno ci ha lasciati Francesco Di Trio, dopo una breve malattia. Con lui se ne va un altro pezzo della nostra grande famiglia di volontari: è il terzo fratello che perdiamo quest’anno.
Una giornata che ha mostrato quanto la radio e le comunicazioni di emergenza possano diventare uno strumento educativo e un ponte tra generazioni, lasciando nei ragazzi un ricordo positivo e, forse, facendo nascere qualche futuro OM!
Alle ore 6:00 del 30 maggio è partita dalla nostra sede operativa di Gallarate la squadra ARI RE, con l’Unità Mobile Radiocomunicazioni Emergenza diretta a Travagliato per prendere parte all’esercitazione “Volontari per una Notte 2025”, destinata agli alunni delle classi quinte della scuola primaria.
L’equipaggio era composto da Fabio IU2ACH, Luciano IZ2VIT e Tino IK2EXH.
La nostra Unità Mobile Radiocomunicazioni Emergenza
Arrivati sul posto, abbiamo prontamente allestito la sala radio mobile con doppia maglia operativa (analogica e digitale), posizionando le antenne e predisponendo l’intero sistema TLC. A darci il benvenuto, la Zona ARI RE di Brescia e numerosi gruppi di Protezione Civile locali.
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