“Dalla tragedia della diga del Gleno: La resilienza dei radioamatori nel centenario”

L’1 dicembre 1923 la diga del Gleno, dopo giorni di piogge senza sosta, cedette di schianto, travolgendo i paesi della Val di Scalve e della Val Camonica: 359 le vittime accertate

Erano presenti i radioamatori delle sezioni ARI di Bergamo e Valcamonica a ricordo di quel triste evento.

 E’ stata organizzata l’attivazione  “radio” dal paese di Bueggio proprio sotto i ruderi della diga del Gleno. Il programma per il maltempo è stato variato “ all’ultimo minuto” infatti i colleghi avrebbero dovuto inviare in ATV le immagini in diretta della cerimonia direttamente dalla diga.

Dalla locandina dell’evento della sezione ARI di Bergamo

E’ stata attivata anche l’ARI RE per verificare il funzionamento delle proprie attrezzature radio e di quelle installate presso la Prefettura di Bergamo dove è allestita, in via permanente, una stazione radioamatoriale attivabile per le emergenze (Rete Zamberletti)

I radioamatori impegnati hanno pernottato ieri sera a Teveno (BG) presso la locale Casa Parrocchiale – Barbarossa, diventata dalla mattina Base operativa.

Dopo i rintocchi della campana alle ore 7.15 orario della tragedia, sono iniziate le comunicazioni radio dalle varie postazioni presidiate dagli operatori (n°28 op.) : dalla Prefettura di Bergamo, da Bueggio (BG), dalla sede ARI di BG ad Azzano San Paolo, dalla sede ARI della Valcamonica a Darfo (BS) , dal Municipio di Darfo Boario (BS), da Vilminore( BG), da Angolo Terme (BS).

Una delegazione di radioamatori del Veneto ha partecipato ai collegamenti radio sulle frequenze in HF dalla diga del Vajont  (60° anniversario del disastro) per accomunare le due tragedie

E’ stata predisposta una QSL speciale con nominativo II2GLNO a ricordo di questo anniversario.

Lo schema dei collegamenti con le postazioni dei 28 Radioamatori impegnati

La cerimonia finale alle ore 13:00 si è tenuta nella sala consiliare di Darfo.

Tante le istituzioni presenti a fianco dei sindaci della Valle di Scalve: in primis il sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, il rettore dell’Università degli studi di Bergamo, Sergio Cavalieri, l’europarlamentare Marco Zanni, i rappresentanti di Regione Lombardia, l’assessore Paolo Franco, i consiglieri Jacopo Scandella e Michele Schiavi, il presidente della Provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi. Presenti anche i vertici delle Forze dell’ordine. 

Durante la cerimonia tenutasi presso il Municipio di Darfo Boario è stato letto il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il messaggio del Prefetto di Bergamo Giuseppe Forlenza tramite la stazione radio ARI RE in VHF-UHF installata per l’occasione nella sala.

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