Nel precedente post avevamo promesso un report sull’attività del nostro equipaggio nella missione a Santo Stefano di Cadore, una meravigliosa località della Val Comelico, gravemente devastata da una furia meteorologica di impressionante violenza. Lo trovate qui di seguito, redatto da Maurizio IK2ILW il quale, oltre ad essere un volontario ARI-RE di Colonna Mobile Regionale è anche il Segretario del Comitato Regionale Lombardia ARI.
Emergenza Veneto – Santo Stefano di Cadore – CTMR di ARI-RE Lombardia
Ore 3 ,02 di lunedì arriva la chiamata per la partenza della Colonna Mobile della Regione Lombardia per l’emergenza in atto nel Veneto causa Maltempo e grave situazione di disagi di una ampia area con blackout totale e mancanza di ogni tipo di comunicazione telefonica e radio (Interruzione dorsale radio Veneta).
Ore 8,50 partenza del CTM della C.M.R. dal C.P.E. di Gallarate
Operatori : IZ2LRW Ettore, IW2CNR Giordano e IK2ILW Maurizio.
L’appuntamento per la colonna mobile è previsto al punto di ammassamento presso l’areoporto di Belluno.
All’altezza di Bergamo raggiungiamo i mezzi dell’ANA. Dalla sala operativa regionale di via Rossellini gli operatori ARI-RE ci avvertono che un mezzo pesante dell’ANA è senza la radio e tutti i mezzi non comunicano con la sala radio. Ci accodiamo quindi a loro con il compito di fare la “scopa” e chiudere la colonna.
Si viaggia ad una velocità di 80 kmh in direzione del Cadore. Da Longarone in poi troviamo un territorio stravolto soprattutto per i distruttivi effetti al suolo, con decine di interruzioni stradali, crolli di ponti, erosioni spondali, colate detritiche su abitati.
Con alcune difficoltà arriviamo a Santo Stefano di Cadore alle ore 16,15 e ci posizioniamo con il CTM davanti al COM. Prepariamo e installiamo la stazione radio con antenne VHF e UHF e HF. Azioniamo il generatore per l’alimentazione.
Il paese e tutta la zona è completamente senza corrente e senza copertura telefonica (a tratti arriva, ma solo in voce, la TIM). Tutte le strade sono chiuse al traffico per pericolo di attraversamento dei ponti pericolanti. Boschi interi cancellati, smottamenti ovunque, fango in molte abitazioni ecc.
Il COM comunica che nel comune di Santo Stefano, a Comelico Superiore e San Pietro in Cadore e tutte le loro frazioni non risulta esserci pericolo per le persone (evacuate per precauzione a San Pietro alcune case).
Ci siamo rivolti subito al responsabile del COM, un funzionario dei Vigili del Fuoco che ci passa una richiesta e cioè che sarebbe opportuno dare notizie dei comuni del Comelico (Santo Stefano di Cadore ,San Pietro di Cadore, Comelico, San Nicolò, Danta e Santo Stefano), alla prefettura di Belluno (CCS). Ci attiviamo e dopo 10 minuti dalla richiesta troviamo e riceviamo in banda VHF un OM di San Nicolò di Comelico, IK3XTS ( un Om del posto aveva attivato un trasponder, sempre in VHF, che copre tutta la zona sino ad Agordo!) che ci comunica come potremmo raggiungere via radio Belluno via ripetitore della Marmolada. Ci proviamo e subito ci risponde IU3ISK Andrea dalla Prefettura di Belluno, il ponte ci arriva con segnale S1- R3.
Dalla Prefettura con entusiasmo ci dicono che erano molto preoccupati perché non avevano notizie dal Cadore da molte ore. Gli abbiamo confermato che a parte i disagi noti l’unica notizia nuova era che il carburante in tutta la zona stava per terminare (indispensabile per i mezzi di soccorso e per i generatori..).
Per alcuni minuti siamo riusciti con il cellulare di Giordano a trasmettere in Winlink alcuni messaggi alla SOR di Milano, segnale sparito dopo le 18,00.
Alle ore 18,30 il Sindaco di San Pietro, Sig.ra Elisabetta viene alla nostra postazione molto preoccupata per il suo paese e vuole assolutamente che qualcuno con una radio sia con lei.
Con il responsabile degli alpini della zona consegniamo e spieghiamo il funzionamento della radio su frequenze dell’ANA, alla sindaco, Maurizio IK2ILW terrà una radio sulla stessa frequenza degli alpini (hanno installato in quota un ottimo ripetitore) per tutta la notte, ma per fortuna nessuna richiesta se non quella di un anziano malato che sarà visitato da un medico trasportato da una jeep di FIR-CB.
La sera ci portiamo nella sede degli alpini di Comelico che hanno fatto miracoli nell’ospitare tutta la colonna mobile presso alcuni locali preparando persin un piatto caldo molto apprezzato.
Tutti i volontari si trasferiscono per la notte in una scuola media di Comelico mentre noi tre torniamo giù a Santo Stefano al CTM. Per la notte “dormiamo” a turno qualche ora nel locale dell’archivio comunale di Santo Stefano (COM).
La mattina seguente iniziano i problemi della mancanza di carburante e dalla Prefettura assicurano che ad ore sarebbe arrivato. La Sindaco di San Pietro sempre molto preoccupata chiede che un nostro operatore vada con lei presso il suo Municipio con una radio.
Maurizio IK2ILW accompagnato da una jeep si trasferisce con postazione mobile nel COC di San Pietro. Collegato con il CTM per tutta la giornata si alternano messaggi di necessità (richiesta elicottero, diramazione dell’allerta meteo rossa per il giorno seguente ecc.).
Alle ore 14,00 giunge notizia che sta per arrivare una squadra di 17 operatori della FIR-CB di Treviso (in regime di convenzione con il Veneto per le TLC) per posizionare nei vari COC e nel COM operatori radio. A San Pietro arrivano due loro volontari con una stazione radio completa. Anche negli altri comuni i CB si posizionano con le proprie apparecchiature e IK2ILW può quindi lasciare la postazione e tornare giù al CTM (8 Km di cui alcuni a piedi e altri con passaggi di fortuna). Il responsabile della Colonna Lombardia da l’approvazione per tornare a casa,
avvertiamo il SOR di Milano. Attendiamo il CTM della FIR-CB per la sostituzione, avvertiamo il CCS del cambio e smontiamo antenne e attrezzature varie. Arriviamo nella notte al C.P.E di Gallarate dove è ricoverato il CTM sempre ben curato dal nostro IZ2LRW Ettore.
Breve ma intensa la nostra presenza sullo scenario del Bellunese. L’esperienza servirà per migliorare l’organizzazione tutta.
IK2ILW Maurizio