Esercitazione Regionale di Telecomunicazioni di Emergenza 2024: FRANA DEL MONTE SARESANO – LAGO D’ISEO

L’esercitazione regionale di telecomunicazioni di emergenza 2024 si è svolta dal 12 al 13 luglio 2024, nel contesto di un modulo specialistico TLC della Regione Lombardia. L’evento ha avuto luogo lungo tutte le sponde del Lago d’Iseo, coinvolgendo vari enti e istituzioni locali, comuni e comunità montane. L’obiettivo principale è stato testare e migliorare l’efficacia della risposta delle telecomunicazioni in situazioni di emergenza, specificamente in caso di frana. L’ARI, con i componenti della Colonna Mobile di ARI RE, è stata attivata per garantire i collegamenti con le due Prefetture attivate e i due COM di Credaro (BG) e Sulzano (BS).

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Corso di Radio Comunicazione per Volontari di Protezione Civile a San Martino Siccomario

Il 6 luglio 2024, presso la Sala Calabresi di San Martino Siccomario, ARI RE Lombardia ODV ha tenuto un nuovo corso di radio comunicazione rivolto ai volontari dei gruppi comunali e delle associazioni di Protezione Civile. L’iniziativa ha visto una partecipazione attiva di circa trenta volontari di volontari di gruppi di P.C. in collaborazione con il GVPC di San Martino Siccomario (PV), sottolineando l’importanza della formazione continua per operare correttamente in radio durante le emergenze e le esercitazioni.

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“Prova di Comunicazione Radio con Apparecchiature Minime: Successo e Sfide sulla Tratta Milano Cadorna-Saronno”

Questa terza esercitazione per la copertura radio di tutte le stazioni di Ferrovie Nord della tratta Milano Cadorna-Saronno sembrava tecnicamente semplice, ma si è rivelata la più impegnativa tra quelle finora svolte con FERROVIENORD. Una serie di imprevisti hanno messo in difficoltà, poche ore prima la nostra programmata maglia radio.

Venerdi tardo pomeriggio e sera, nella zona interessata dalla tratta ferroviaria, si sono abbattuti violenti temporali con raffiche di vento di oltre 70 km/h, fulmini e notevoli quantità di pioggia caduta in poche ore, e in alcune zone solo in pochi minuti. I ripetitori in quota del Comasco e Lecchese sono andati in blackout per guasti tecnici, anche seri. Non solo i ripetitori gestiti dalle nostre sezioni ARI, ma anche quelli dei Carabinieri, Guardia di Finanza e altri servizi pubblici.

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ALLUVIONE, UN ANNO DOPO. DUE GIORNATE PER DIRE GRAZIE 

Sabato 15 giugno 2024, Faenza ha ospitato un importante evento per ringraziare tutti coloro che, in vari modi, hanno prestato soccorso durante i terribili giorni dell’alluvione del maggio precedente. L’evento ha ricordato le 17 vittime e ha accolto oltre 2000 partecipanti, tra esponenti della Protezione Civile, istituzioni, forze dello Stato e volontari. Tra i presenti una delegazione con due volontari della TLC di Regione Lombardia ha partecipato in ricordo di quei giorni. Presenti l’intero Sistema di Protezione Civile, a livello locale, regionale, nazionale e internazionale, e il Meccanismo Unionale di Solidarietà. L’incontro ha celebrato lo straordinario spirito di squadra e la collaborazione, oltre a sottolineare il forte spirito dei romagnoli.

Domenica 16 giugno, a Monte Ghebbio, Riolo Terme, sotto il ripetitore VHF R4a, si è svolta una cerimonia di inaugurazione di una targa monumentale dedicata ai radioamatori, alla presenza del Prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, dei sindaci e amministratori dei comuni di Casola Valsenio e Faenza, e di numerosi radioamatori. Durante la cerimonia, sono state consegnate targhe di ringraziamento alle sezioni ARI di Ravenna e Imola. Il presidente della sezione di Magenta, Alberto IK2GAO, ha rappresentato la nostra associazione, riconoscendo il contributo significativo dato dai radioamatori in quei giorni difficili.

Il Prefetto di Ravenna Dott. Castrese De Rosa

Il Prefetto di Ravenna, dott. Castrese De Rosa, ha sottolineato durante il suo intervento alla cerimonia e in un post sui social, l’importanza dei radioamatori durante l’emergenza alluvionale, evidenziando il loro ruolo cruciale nel mantenere le comunicazioni tra i Comuni e il Centro Coordinamento Soccorsi istituito in Prefettura. Ha definito i radioamatori una risorsa straordinaria e una componente indispensabile del Sistema di Protezione Civile. Il Prefetto ha ringraziato i radioamatori per aver permesso le comunicazioni quando tutto il resto era interrotto durante quei giorni drammatici.

Le parole del Prefetto sono state particolarmente gratificanti per l’ARI RE e per tutti i radioamatori, sottolineando l’importanza del loro operato e rafforzando la convinzione che la radio possa salvare vite umane.

Il video integrale della cerimonia, della durata di 52 minuti, include toccanti interventi della sindaca Malavolti, del Prefetto, dei radioamatori coinvolti nell’emergenza e del presidente dell’ ARI, Alessio Sacchi IZ4EFN.

Ringraziamo il Comitato Regionale Emilia Romagna ARI (ARI CRER APS) e tutti i radioamatori che anche in questa emergenza hanno dato un contributo essenziale, dimostrando ancora una volta il valore inestimabile del loro impegno e della loro dedizione alla comunità.

QUI’ IL VIDEO INTEGRALE della manifestazione:

” A distanza di un anno dagli eventi idrogeologici che hanno devastato l’Emilia-Romagna nel 2023, i Sindaci dei Comuni di Riolo Terme e Casola Valsenio, alla presenza del Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa e del Presidente ARI Alessio Sacchi conferisco alle Sezioni ARI di Ravenna ed Imola alcune targhe commemorative come segno di riconoscenza per l’opera effettuata in quei terribili giorni. Tra i radioamatori del territorio che hanno prestato la loro opera di soccorso per garantire le comunicazioni di emergenza tra i Comuni interessati dagli isolamenti e la Prefettura di Ravenna si ricordano IU4PUJ, IU4PSZ, IZ4KRE, IK4MTL e IK4FMY”

https://www.youtube.com/watch?v=MbO1p6nxNE4

Massima Efficienza: Operativi con Radio Mail (Winlink SAT) tramite il Satellite Radioamatoriale QO-100″

Sabato 1 giugno 2024, alcuni dei nostri volontari di ARI RE Lombardia odv si sono incontrati nella nostra sede operativa di Gallarate per la presentazione del progetto “WINLINK OSCAR 100”.

 Pietro Molina  I2OIM della sezione ARI di Vigevano, ha illustrato il lavoro e il sistema, spiegando come il progetto, finanziato dall’A.R.I. Comitato Regionale Lombardia e dato in uso ad ARI RE odv, , abbia portato alla realizzazione pratica dell’apparecchiatura necessaria per utilizzare Winlink (e non solo) tramite il satellite radioamatoriale Oscar 100 (QO-100).

Durante la presentazione, sono state mostrate le varie fasi di sviluppo dell’attrezzatura, sottolineando l’importanza di questo sistema per le comunicazioni di emergenza. Il progetto rappresenta un significativo avanzamento tecnologico, permettendo agli operatori ARI RE di trasmettere messaggi via e-mail anche in situazioni critiche, in assenza di copertura internet e di nodi Winlink irraggiungibili  in VHF-UHF o in HF e dove le comunicazioni tradizionali potrebbero risultare difficoltose o impossibili.

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“Volontari per una notte 2024”

L’iniziativa “Volontari per una notte” promossa da ARI Brescia, dai volontari ARI RE odv di BS e da altre 12 associazioni di volontariato, ha coinvolto un centinaio di ragazzini di quinta elementare in un’esperienza unica e formativa. Per due giorni e una notte, i ragazzi si sono cimentati in attività legate alla protezione civile, imparando non solo teoricamente ma anche praticamente i comportamenti da tenere in caso di emergenza.

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80 operatori in campo: prova tecnica superata!

Domenica 17 dicembre gli operatori ARI RE odv con vero spirito OM hanno dato la loro disponibilità a partecipare ad un importante prova di sintonia radio (Rete Zamberletti) e di operatività delle antenne installate sui municipi della Provincia di Varese.

In questa 34a prova sono stati attivati oltre 70 Municipi e alcuni enti ed istituzioni come i VVF di Varese, la CRI, le Ferrovie Nord e il centro di ricerca Ispra. E’ la seconda prova del 2023, la prima aveva visto coinvolti gli altri 60 e più comuni sempre della Provincia di Varese.

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“Telecomunicazioni in Protezione Civile: dove eravamo, dove siamo arrivati e quale sarà il futuro”

Un Tavolo Tecnico Nazionale TLC organizzato dall’Associazione Radiantistica CB OM Alessandria.

Ieri 11 ottobre 2023 i funzionari delle TLC regionali e le Associazioni di volontariato TLC (ARI-FIR-RNRE) si sono incontrati ad Alessandria con i dirigenti

e i funzionari delle Regioni e del Dipartimento di P.C. : Dott.ssa Casertano, Dott. Placidi e il dirigente del Ministero delle imprese e del Made in Italy, Dott. Zezza. Per l’ARI erano presenti Lello Caffaro IK7FIB (in veste anche di funz. TLC Regione Puglia), Alessio Sacchi IZ4EFN pres. ARI Nazionale e Claudio Bianco IK1XPK pres. ARI Piemonte e V.O.

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PROVA RADIO REGIONALE ARI RE LOMBARDIA 2023

Sabato 2 settembre si è svolta la prima Prova Radio Regionale (PRR) rivolta ai soci ARI RE di tutta la Lombardia e delle 17 zone operative (ad eccezione di Sondrio, prova solo in DMR). La partecipazione alla PRR è stata buona nonostante la concomitanza del contest in 144 Mhz, la fiera di Montichiari e operatori radio in ferie.

Postazione Stazione Base in Arera Alpi Orobie (BG) 1985 m slm

È stata scelta la data del 2 settembre perché la postazione radio capo maglia installata sull’Alpe Arera (BG) a quota 1985 m slm è stata utilizzata, poco dopo la fine della nostra prova, in una radio assistenza di un importante gara di skymarathon internazionale che si svolge proprio sulle cime intorno all’Alpe Arera.

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Luglio 1987 le radiocomunicazioni d’emergenza nel disastro della Valtellina

I giovani volontari di ARI RE forse non conoscono il contributo che i radioamatori del CER (Corpo Emergenza Radio poi costituita ARI RE) diedero in occasione del disastro in Valtellina iniziato il 18 luglio del 1987.

In questi giorni la nostra chat su WhatsApp è stata molto movimentata riguardo la meteo presentatasi con fenomeni estremi su tutta la Regione Lombardia. Alcuni di noi hanno “perso” anche le antenne, ma è un disagio ridotto rispetto alle vittime e ai notevoli danni riportati da infrastrutture, case ed auto. Grandine di alcuni cm caduta in molte zone, venti che hanno soffiato oltre i 100 Kmh ( zona San Siro Milano registrati 108 !) accumuli piovosi notevoli. Unico lato meno violento è stato l’accumulo non eccessivo in poche ore di pioggia. Nessuna stazione ha mai superato negli ultimi eventi temporaleschi più di 100 mm. E menomale perchè la situazione meteorologica è stata molto simile al nubifragio accaduto nel luglio del 1987 in Valtellina. Iniziò anche lì con l’anticiclone di origini atlantiche (quello di questi giorni che ha portato le temperature oltre i 35° è stato di origine africana) , scesero poi correnti fredde provenienti dall’artico originando un vortice ciclonico profondo sulla Manica. Erano altri tempi e le allerte meteo non erano ancora “nate”.

Già il 15 luglio radioamatori della Alta Savoia segnalavano via radio, essendo tutte le comunicazioni telefoniche interrotte, gravi danni dalle parti di Annecy. Solo il centro Geofisico di Varese con Salvatore Furia diramò l’allerta meteo inviando un fax all’Ing. Moiraghi responsabile della nuova Protezione Civile della Lombardia. Il 17 luglio sulla base delle osservazioni meteo in corso, il Centro Geofisco Alpino allertò le prefetture interessate e il Dipartimento di Roma .

Fu la prima volta che si formò una catena informativa tra organi tecnico-previsionali e decisori di P.C. Praticamente fu il primo vero ” avviso di condimeteo avverse” .

La Lombardia era la prima regione ad avere ancor prima della legge 225/92 , nel 1987 un servizio regionale di P.C. Era già presente la struttura del volontariato. Non c’era L’ARPA, ma era il centro geofisico di Varese che comunicava alla struttura del soccorso i dati pluviometrici e previsioni meteo. Grazie a quell’allerta meteo del Centro Geofisico Le Prefetture avvisarono i Sindaci e si salvarono molte vite. Si sgomberarono campeggi, furono presidiate strade e ponti, argini dei fiumi e laghi anche di notte e proprio nella notte tra il 17 e 18 luglio si attuarono tutte le precauzioni possibili per salvaguardare le persone.

Il 18 era un sabato e dalla mattina iniziò il disastro coinvolgendo un vasto territorio, dalla Valtellina alla Val Brembana e la Val Camonica frane e straripamenti, interrompendo vie di comunicazione, ferrovie. Molti comuni rimasero senza elettricità. Ci furono danni ad abitazioni, capannoni, industrie e aziende agricole.

Soprattutto le difficoltà per i soccorsi erano dovute alla mancanza di comunicazione.

Linee telefoniche interrotte, la Valtellina risultò da subito la più colpita, intervennero i corpi d’armata degli alpini e i radioamatori assicurarono le radiocomunicazione d’emergenza tra la sala operativa di Regione Lombardia e la Prefettura di Sondrio.

Riportiamo l’articolo dell’ex e compianto coordinatore dell’allora ARI CER I2JSN Gianni Salvi.

“Il 18 c.m., mi trovavo con la mia famiglia sul Lago Maggiore a trascorrere un periodo di vacanze. Alla sera, sulle frequenze VHF ed UHF che normalmente ascolto, ho recepito che stava accadendo qualcosa di insolito e di particolarmente grave in Valtellina e nelle Valli Bergamasche. La pioggia, caduta per ore e ore (n. di ik2ilw 350/400 mm) a causa di forti temporali nelle zone, stava causando vittime e disastri immani.
Via radio ho contattato subito gli amici del CER-Milano ed e’ iniziata la fase di allertamento del sistema. Direttamente con un ricevitore radio casalingo ho captato a fatica i segnali in 80 metri emessi dalle stazioni radio della rete delle Prefetture che nel frattempo era stata attivata. Erano presenti in rete le Prefetture di Varese, Como, Bergamo e Sondrio. La ricezione della stazione radio di quest’ultima era molto difficoltosa. Alle ore 23 circa 1’attività su questa rete e’ stata sospesa. Nel corso della notte, viste le condizioni di necessità estrema, gli amici di Milano con i responsabili della Protezione Civile della Regione Lombardia, decidevano di mettere in attività la Sala Operativa Regionale e la sua stazione radioamatoriale. Vista l’impossibilita’ di contattare direttamente i colleghi radioamatori valtellinesi che coordinati dalla Prefettura di Sondrio stavano svolgendo traffico di emergenza sul locale ripetitore R5, i responsabili del CER-Milano, in accordo con quelli della Regione Lombardia decidevano di inviare all’Ospedale di Sondalo, utilizzando un elicottero messo a disposizione dalla Regione stessa, le apparecchiature necessarie ad attivare un “link” in UHF, già sperimentato in occasione dei Campionati Mondiali di Sci del I985, al fine di potere stabilire un contatto diretto tra il Centro Trasmissioni ARI-CER di Milano e la rete radio di emergenza operante in Valtellina. Preposti a questo compito due OM milanesi che, recuperate durante la notte le apparecchiature, le antenne e tutto quanto era necessario, partivano dall’aeroporto di Bresso e raggiunto l’Ospedale di Sondalo alle ore 07 circa, iniziavano la loro installazione. Nel frattempo, constatato che era necessaria anche la mia presenza, decidevo di lasciare la mia famiglia al lago e di raggiungere il Centro Trasmissioni di Milano. Alle ore 12 circa attivavamo la tratta UHF e da quel momento, sino allo scioglimento della rete d’emergenza, siamo sempre stati in contatto diretto con la Prefettura di Sondrio e la sua rete su R5 Valtellina. Le notizie che da lassù giungevano continuamente al CT, venivano immediatamente passate alla Sala Operativa della Regione Lombardia ed alla Prefettura di Milano la cui stazione radio era stata nel frattempo attivata.
Naturalmente, per via inversa, venivano trasmesse alla Prefettura di Sondrio tutte le richieste d’informazione che giungevano al CT e le moltissime richieste di notizie di persone, colonie di bambini, di campi di scouts o di altri, i familiari dei quali da sabato 18 non avevano avuto piu’ notizie a causa della totale assenza dei collegamenti telefonici. Le risposte a queste richieste tornavano al CT anche dopo ore perché le ricerche, effettuate da addetti del CAI o da altri volontari disponibili, dovevano essere svolte unicamente con spostamenti a piedi per mancanza di collegamenti stradali. Grazie al servizio telefonico gestito dagli scouts dell’AGESCI di Milano presso il CT e la Sala Operativa della Regione Lombardia queste risposte venivano comunicate agli interessati utilizzando le normali linee telefoniche disponibili. Contemporaneamente al traffico radio con la Valtellina il CT e’ sempre stato all’ascolto delle frequenze utilizzate dagli amici di Bergamo e di Brescia che erano in attivita’ per l’emergenza in valle Brembana ed e’ intervenuto svariate volte per chiedere o dare informazioni sino a quando questa rete e’ rimasta attiva.
I due radioamatori di Milano che avevano installato il trasponder a Sondalo rimanevano sul posto per controllare le apparecchiature e le relative alimentazioni che dipendevano solamente da un motogeneratore portatile appositamente installato dato che ancora non era tornata la normale energia elettrica. Nel pomeriggio il Sindaco di Grosotto, località isolata anche telefonicamente, ha chiesto esplicitamente di poter avere al proprio fianco un radioamatore per poter comunicare le proprie esigenze alla Prefettura di Sondrio, pertanto uno dei due OM milanesi in Sondalo e’ stato dislocato in quella località. Nel pomeriggio di domenica 19 la Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Lombardia ci comunicava la possibilità di trasportare a Sondrio due persone.
Considerandolo utile per i radioamatori valtellinesi che erano in continua operatività sin dalla sera prima abbiamo sfruttato l’occasione inviando due operatori radio milanesi che alle ore I9 circa si sono affiancati a quelli presenti presso la Prefettura di Sondrio.
L’attività di tutta la rete radio costituita con la Valtellina e’ proseguita ininterrottamente sino al giovedì successivo quando non e’ stata più ritenuta necessaria durante le ore notturne dato che molte linee telefoniche erano state ripristinate. La Prefettura di Sondrio, se si fosse presentata la necessità, avrebbe potuto allertare telefonicamente chi di dovere a Milano e riaprire in ogni momento la rete.
Il giorno 21/7, mediante un elicottero della Regione, i quattro operatori milanesi presenti in
Valtellina venivano sostituiti con altri quattro rimpiazzati a loro volta il 23 e 24 da tre operatori di Parma che sono rimasti in attività sino al 26 e 27/7.
Venerdì 24/7, dato che le linee telefoniche erano tornate alla normalità, abbiamo suggerito al coordinatore CER di Sondrio che concordava con noi, di insistere presso i responsabili della Prefettura di Sondrio affinché prendessero in considerazione l’opportunità di smobilitare tutta 1a rete d’emergenza dei radioamatori. Le Autorità preposte, temendo un ulteriore peggioramento delle condizioni atmosferiche con disastrose conseguenze, hanno ritenuto di dover rinviare questa decisione a lunedì 27/7 sospendendo l’attività della rete stessa solamente nelle ore notturne. Nelle prime ore del pomeriggio del 27/7 e’ giunto, dalla Prefettura di Sondrio, l’ordine di smobilitazione e gli operatori ancora impegnati hanno potuto rientrare alle loro abitazioni.
NOTE TECNICHE I contatti radio tra il CT e le stazioni radioamatoriali installate presso la
Prefettura di Milano e la Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Lombardia si sono svolte su una frequenza VHF ed un’altra UHF.
Per quanto riguarda il “link” UHF per il collegamento con la Valtellina si sono usate le seguenti apparecchiature:
CT Milano: RTX ICOM IC47I ;
Amplificatore lineare “Microset 40W” ;
Antenne 2X20 elementi a polarizzazione orizzontale ;
Per ovviare alle perdite nei cavi d’antenna dovute all’eccessiva distanza esistente tra il
trasmettitore e l’antenna si e’ dovuto utilizzare un sistema di telecomando tra la sala radio ed il locale esistente a pochi metri dall’antenna dove e’ stato posizionato l’RTX.
Sondalo: RTX ICOM IC47 per i 430 Mhz ;
RTX ICOM IC27 per i 144 Mhz ;
Antenna 20 elementi orizzontali ;
Alimentazione autonoma di emergenza con generatore da 1 Kw ;
Il segnale proveniente in UHF dal CT Milano veniva traslato all’ingresso del ripetitore R5 in VHF ed ascoltato in tutta la Valle; in senso inverso anche con un piccolo RTX portatile si poteva comunicare anche con il CT Milano previa autorizzazione della Prefettura di Sondrio che fungeva da capo maglia.


Gli operatori radio impegnati in questa emergenza sono stati:
I2 UPG Pelegatta Alberto , IW2BO Franzini Fulvio,
IK2AYS Fraschini Davide, I2 AVF Volpi Franco,
IK2CZL De Tomasi Vittorio, I2 BGH Rovighi Alessandro,
IW2BCF Causin Roberto, I2 MUH Mauri Gaetano,
I2 UYH Silvestri Sandro, I2 YNA Denaro Paolo,
I2 EDU Trabattoni Ettore, IW2 CRT Rocchi Tiziano,
I2 JSN Salvi Gian Maria, I2 WWW Martinucci Mimmo,
IK2 ALO Wengler Guglielmo, I2 VGT Vergani Giuseppe,
I2 JDQ Marcovati Maurizio, IW2 DFG Belinzoni Giorgio,
IW2 DCD Sissa Giandomenico, IW2 DVL Quatrocchi Massimo,
I2 ROQ Rognoni Dario, IW2 CEX Ladini Antonio,
IK2 ANP Del Sole Angelo, IK2 EFG Chemolli Gianni,
IK2 BPK Michielutti Roberto, I2 YNJ Birindelli Michele,
IK2BWO Carmignano Alessandra, I2 GAG Gaggiani Sergio,
IW2DHN Carera Fabio, IK2 GQQ Caldara Luciano,
IW2BUY Boncristiani Antonio, IK2 ILW Andreozzi Maurizio,
IK2 DKJ Della Mariga Moreno, IK2 FIL Giacchetti Enrico,
I2 XLF Perego Serafino, I2 IZQ Colombo Dario,
I2 ZKA Zappani Arrigo, IK2 BUF Colombo Piero,
IW2CFR Bongiovanni Salvatore, I2 SBW Cicioni Giovanni,
Inoltre sono intervenuti anche tre radioamatori di Parma:
I4 GLN Gallina Luigi, I4 LJX Lipari Salvatore, I4 ERS Rossi Ercole.
Operatività in Valtellina

Operatività in Milano
Malgrado il periodo estivo che ha assottigliato notevolmente anche le fila del CER ben 40 operatori, un terzo dei quali prossimi cerini si sono alternati alle apparecchiature ufficiali per garantire i collegamenti con le zone in emergenza.
Concludendo, mi sento in dovere di ringraziare tutti coloro che si sono messi a disposizione del CER-Milano, per quanto era necessario fare in questa occasione ed in particolare i tre amici del CER di Parma che hanno operato in Valtellina e tutti i radioamatori di Bergamo e di Brescia che hanno svolto un ottimo lavoro nelle valli bergamasche.
Il Coordinatore ARI-CER per la Provincia di Milano

( I2JSN – Gian Maria Salvi )